Appennino Reggiano, Maggio 2009

una conversione dal colore cercando di estremizzare i contrasti e drammatizzare cielo e nuvole

...sparate pure sul pianista!

STRALAPPAZZA!!!!!!!!!!!
Che foto hai fatto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
SPETTACOLO!!!!!!!!!!!!!!!!!
Complimenti, no comment... altri comment a voce, please...

Spettacolare Mario!
Impazzisco per ste foto...

alla faccia di chi dice di non scattare piu' belle foto!!
""carina""

Un po troppo centrale per i miei gusti.......
Non prendertela ma vedo una righina tra il cielo e la terra POST????????
Io amo le nuvole cosi bianche e soffici
Una fotografia avvolgente bravo
IMHO IO e dico IO avrei esaltato i neri e i bianchi all'inverosimile..... torniamo sempre allo stesso discorso di postproduzione .....
Una sottile linea tra uso e abuso di post..........

a me piace molto anche se approvo l'opinione di cirillo sull'aumentare il contrasto tra i bianchi e i neri!!!
Bravo mariolino facci vedere di che pasta sei fatto!

p.s. questa volta il pianista è salvo!

vi ringrazio anche se temevo una vostra "voglia di contrasto" ulteriore
mi capita durante, la post produzione e soprattutto nei bianchi e neri di iniziare a dare contrasto e poi, ad un certo punto dire "stop" "adesso basta"...

mi pongo il problema dei bianchi bruciati e dei neri senza dettaglio, forse vivendo nell'eterno mito della foto totalmente leggibile.

mi pare di capire che invece a volte bisogna accettare il compromesso di spelature nel bianco e nero silhouette, in cambio di una maggiore resa emotiva e di impatto della foto.

grazie a tutti!!!

più che altro è che richi di aggirarti sempre tra i grigi medi...
che non hanno molto spessore emotivo!
ma io parlo ma sono una schifezza a fare la conversione e già raggiungere un risultato come il tuo per me è un miraggio...

questa foto mi piace molto, mi piacerebbe anche vedere la versione a colori, sai che a me il BN non piace molto...ma dtutto dipende dai colori che ci sono...un bel cielo blu con quella nuvola a pop corn con una terra rossa o un prato...

insomma toglimi sta curiosità!

composizione da oscar comunque!!!

Il contrasto più forte, più sparato non rischia di diventare una forma-mentis, un clichè, una moda (come la desaturazione parziale, l'HDR, il seppione, etc...)? Sempre tutto forte?
Non sono d'accordo
In questa foto gli alberi sono il centro dell'attenzione, sono una sorta di soggetto primario e sono "neri". Avvolti da una macroscopica nuvola di panna esplosiva, bianca, lucente, eccellentemente esposta.
Il cielo è grigio perchè quella è la luce cupa che enfatizza quella nuvola, così come la collina rispecchia la precarietà di un andi e rivieni di nuvole che coprono il sole.
Toni tristi che enfatizzano l'esplosione che riveste quegli alberelli...
... questa è la mia, modesta, lettura per la quale consiglio a Mario di non cambiare nulla a questa foto

carlo io parlavo in generale, come ha parlato in generale mario, e non è una forma mentis, è questione di gusti, il bienco e nero mi piace se è fortemente contrastato, il colore mi piace saturo oppure il suo contraio (modella acquerello)
Ognuno ha il suo modo di fare fotografia e di vedere quelle degli altri...
a me non piace fotografare le persone, nemmeno in una piazza d'armi, Dino e PIX non ne possono fare a meno...

Ora è solo per parlare, per confrontarsi, per provare, magari si prova a contrastare di più e fa schifo a tutti...
Questa foto è bella così, è bello anche osare.
A Giovamar piace tantissimo Giacomelli... giacomelli è ILBIANCO e IL NERO, osava, ha fatto bene a osare avrà provato mille volte, la mia era un'esortazione a provare, questa foto ce l'ha, ne prova un'altra!

e poi come detto, a me piacerebbe invece vedere quella a colori com'è!

lamartinz ha scritto:carlo io parlavo in generale,

ma pure io... non parlavo mica per te, sono esortazioni, commenti liberi che non hanno seguito, almeno per me... raccolgo le osservazioni e dico la mia Se il mio commento segue il tuo, senza riportare le tue parole, va inteso come sterile, senza riferimenti. Una coincidenza se ci trovi dei riferimenti.
Normalmente non rispondo una seconda volta, qui l'ho fatto semplicemente perchè non avevo scritto i motivi per cui apprezzo tanto questo scatto così com'è.
Poi tutti liberi, ma ci mancherebbe... Compreso io di dire la mia senza rivolgermi ad alcuno. Il confronto ha la proprietà di dare spunti per elaborare meglio, affinare, proprie idee.

per Martinz: ecco la versione a colori dello scatto



Nota: ho clonato via i cespugli in basso a sinistra e, ovviamente, ritoccato l'immagine con Capture NX prima per convertire il file RAW e PS dopo. Nessun foto montaggio.

Certo che la differenza tra un foto "bella" e una foto "buona" del buon Berengo mi ha tolto parte del sonno...

per sempre a colori!
con sti colori poi????
a me non sarebbe nemmeno venuto il dubbio di farla in BN!!!!!!

Arrivo con un pò di ritardo, ma mi permetto di esporre alcune consederazioni che mi sono venute in mente leggendo i post precedenti e visionando le due immagini.
L'uso del BN, al di là delle sue sfaccettature tecniche, non è semplicemente una questione di grafica, ma riveste estrema importanza nella comunicazione visiva e rappresenta una scelta ben precisa nella informazione da trasmettere.
Nell'uso del BN tutto il superfluo viene spogliato per concentrare l'attenzione sulla scena senza distrazioni: la maggior parte dei grandi fotografi usa questa tecnica e la si vede nelle grandi mostre in particolar modo nel tema giornalistico e di reportage. In questi casi non è il cielo blù o la maglietta rossa o i capelli biondi che sono importanti, perchè altri fattori prendono il poppravvento ed altri ancora (e quì sta la magia) sono lasciati all'interpretazione, alla sensibilità, alla fantasia del recettore finale.
Quando invece si predilige il colore, spesso inconsapevolmente, si sceglie di indirizzare lo spettatove verso una visione con più informazioni e si può far uso di tinte idonee al contenuto da trasmettere: le colorazioni hanno il proprio significato intimo.
Se non mi sono spiegato bene, tento di semplificare ulteriormente, sempre tenendo conto che si tratta di una visione personale:
- quando il soggetto ha un contenuto proprio e propone una sua storia, beneficia del bianco e nero che ne può esaltare il concetto.
- quando il soggetto è il contenuto, allora il colore ne può deliare meglio le forme.
Concetti questi, espressi in maniera del tutto generica e semplicistica, ma se facciamo attenzione alle sterminate immagini che tutti i giorni scorrono sotto ai nostri occhi potremmo accorgerci della differenza.
Tornando alla immagine di giovamar, trovo interessante l'accostamento mostrato.
La fotografia mostra tutta l'attenzione del fotografo nel mostraci un paesaggio semplice ed austero con particolare attenzione alla composizione, indice di maturità fotografica: il bianco e nero si ferma quì.
Nella foto originale a colori vengono aggiunte altre informazioni che completano la lettura dell'immagine e movimentano i pochi elementi presenti grazie anche a un accostamento netto di colori intensi che ne esaltano l'emotività. Questa visione mi ha portato inevitabilmete alle opere di Franco Fontana, che di certo non usava il BN.
Ultima nota: i cespugli posti nel quarto di sinistra servono ad interrompere la linearità della cresta in considerazione della posizione dell'unico oggetto di rottura che è collocato in posizione mediana.
Grazie giovamar per averci proposto questo interessante scatto.

sentire anche solo il nome di Franco Fontana nel commento di una mia foto è di molto lusingante!
credo che provare ad emulare un grande non sia solo una scoppiazzatura ma ci aiuti a capire meglio l'effetto comunicativo di un determinato stile o approccio... è didattico insomma...

in questi mesi mi sono accostato a due autori dei quali avrei dovuto relazionarvi al Cifolo: Franco Fontana e Mario Giacomelli (come giustamente citato da Martina) ebbene, ho avuto la possibilità di assistere per una strana coincidenza a due bellissime mostre degli stessi autori, ho sfogliato libri di fotografia, ho cercato articoli sul web per non riuscire poi mai a dirvi niente a riguardo...

però qualcosa mi viene suggerito da queste due foto e dai vostri commenti: sia in Fontana che in Giacomelli il paesaggio è solo un meraviglioso pretesto per viaggiare con la fantasia, per trascendere il reale e fare (sempre che sia possibile) poesia.

Giacomelli sconvolge la scala tonale e ci porta in un "non luogo" "non tempo" dove il bianco più accecante cancella ogni riferimento spazio temporale ed il nero traccia dei segni - sogni mossi più da un desiderio di esprimere se stesso che di documentare un posto o un fatto.

Fontana fa esplodere i colori, gli estremizza anch'esso al limite della sovra-saturazione, del credibile, ma non è stucchevole, anzi affascina e ci attrae verso questa estasi cromatica.

Giacomelli ha sempre desiderato essere un reporter pur non essendosi praticamente mai allontanato dalla sua Senigallia! Fontana è un consulente di comunicazione visiva richiesto in tutto il mondo ma cio che ci conquista in questi autori è il loro mondo magico e sognante questa terra di nessuno che solo la fotografia sa darci.

ciao!

Per quanto mi riguarda lo scatto in BN mi piace..... ma la foto " buona " la sento in modo sublime a colori!!!

forse perchè conosco la magia di quei luoghi....forse perchè questa palude padana è sempre piu grigia....

A colori riesco a sentire il "non luogo" e il "non tempo" e la serenità.

Riassumerei lo scatto in " Estasi Cromatica "

Mi raccomando Mario, cerca di stamparla perchè ho voglia toccare con mano questa magia.....................
rigorosamente su carta opaca

Guarda e riguarda la preferisco in B/N.
Ciao