Nikon 18-200mm VR: ... quattro passi con
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Nikon 18-200mm VR: ... quattro passi con
(30 ottobre 2006)
Questo obiettivo creò intorno a sé un certo clamore.
Il Nikkor 18/200 VR unisce una notevole escursione ottica, con un’adeguata qualità ottica. Tutto in un’ottica stabilizzata.
Ovunque si possono trovare test in merito a questa ottica.
Le mie osservazioni da Nikonista ruoteranno su altre considerazioni prettamente pratiche.
Quando questo obiettivo fu presentato destò curiosità, perplessità … ed anche un certo stupore. Ben presto la qualità delle prestazioni, o meglio il compromesso ottico sulle focali coperte, cominciò ad attrarre molti … e non solo Nikonisti :wink:
Da Nikonista fui contento che Nikon riuscisse finalmente ad esprimersi nel contesto DX con un ottica ‘regina’, unica in termini di stabilizzazione. Fui ulteriormente colpito quando mi accorsi che la qualità ottica non lasciava a desiderare il fotoamatore evoluto.
Fatte queste premesse, non avevo mai espresso il desiderio di acquistare questa lente.
Ovviamente, prima o poi, l’avrei dovuta provare.
Ho sempre dato a questa lente il giudizio di ‘ottica comoda’. Lente che unisce buone prestazioni ad una notevole escursione. Personalmente ho sempre pensato ad un vetro che non fa battere il cuore.
Quando comprai l’85mm f 1.8, lo ricevetti per posta, avevo il cuore che batteva nelle orecchie, ero visibilmente emozionato, ai tempi ero giovane e per me era un oggetto di culto
Non ho mai pensato al 18/200VR Nikkor come ad un oggetto di culto …
Fatta questa tediosa introduzione, passo alle mie osservazioni.
L’ho provato in particolar modo una domenica mattina nella mia città.
Esco di casa, è iniziato l’autunno, mi do come idea di raccogliere i colori di stagione.
Nel viale di fronte a casa, inizio la ricerca di qualche punto di vista. Mi rendo subito conto che l’enorme possibilità di escursione mi permettere di realizzare tutte le inquadrature immaginate, pre-visualizzate nella mente … fantastico!
Volo da grandangolo a tele sfruttando lo schiacciamento della profondità di campo, dei piani … sfrutto lo sfocato … continuo a passeggiare … Mi imbatto in una situazione particolare, su di viottolo che costeggia un piccolo corso d’acqua hanno buttato delle molliche di pane, uno stormo di gabbianelle compie voli pindarici intorno … giù raffiche a 200mm.
Proseguo la camminata e nelle viuzze trovo scorci, case, giardini di un certo interesse, persone a passeggio … semplice e divertente ritagliarli sul campo senza compromessi. Basta ruotare la ghiera per vedere se qualche taglio mi ispira.
Arrivato in una piazza, ho a che fare con una manifestazione per bambini … trovo un castello di aria con scivoli per il divertimento … via a ritratti rubati e ritagliati su misura, tagli da reportage, ritratti ambientati e di nuovo giù a tutto tele! Ho l’occasione per ritrarre la statua del Conte di Cavour mentre un piccione gli si riposa sulla testa. Facile dare, cercando, il taglio più congeniale.
Poter passare da un 28mm equivalente ad un 300m eq. è sempre interessante, ma lo è ancor di più il ‘potere’ del taglio. Poter tagliare l’inquadratura al meglio, questo ha un certo fascino e fa scaturire un sottile entusiasmo infantile
Lo stabilizzatore fa un lavoro ‘esemplare’! Eccellente! Se si ha una buona mano ferma, il giusto modo per impugnare la fotocamera, 3 tempi sono garantiti!!! Si possono veramente guadagnare 3 EV sul tempo. Ad essere sinceri sono andato anche oltre senza micromosso, ma è più un evento che una consuetudine
Oltre alla possibilità di scattare la foto in situazioni di scarsa illuminazione, si può sempre ‘allegare’ l’aspetto creativo del mosso. Proprio lo stabilizzatore offre a tutte le focali un diverso utilizzo che esula da quello classico. Per esempio, anche alle focali più corte, si può lavorare con tempi lunghi per immortalare il mosso delle persone, ecc.
Alla luce di quanto detto fin qui emerge come, a livello intellettivo, questo zoom mi abbia acchiappato non poco. La sua praticità non ha rivali, la qualità ottica è un giusto compromesso, lo stabilizzatore su tutte le focali è una ciliegina sulla torta … credo che presto o tardi, mi attiverò per l’acquisto.
Come dicevo, non è un’ottica che fa battere il cuore, ma usandola ti rendi subito conto, con assoluta fermezza, che non può mancare nel tuo corredo! :palla:
Come prima lente per un corredo, prezzo permettendo …!
Come lente di ripiego per occasioni mondane, incerte, di reportage, ricordo, di alleggerimento, creative … !
Per concludere: un obiettivo che da solo può fare veramente molto. Unito a mani esperte può fare davvero cose egregie!
Vi lascio qualche semplice scatto di quella domenica, se avete qualche dubbio, provatelo e vedrete che… vi organizzerete per l’acquisto!
Il prezzo è sicuramente un deterrente, ma pienamente giustificato dalle prestazioni globali dell’obiettivo e dalla tecnologia dello stabilizzatore.
A day with Nikon 18-200
Questo obiettivo creò intorno a sé un certo clamore.
Il Nikkor 18/200 VR unisce una notevole escursione ottica, con un’adeguata qualità ottica. Tutto in un’ottica stabilizzata.
Ovunque si possono trovare test in merito a questa ottica.
Le mie osservazioni da Nikonista ruoteranno su altre considerazioni prettamente pratiche.
Quando questo obiettivo fu presentato destò curiosità, perplessità … ed anche un certo stupore. Ben presto la qualità delle prestazioni, o meglio il compromesso ottico sulle focali coperte, cominciò ad attrarre molti … e non solo Nikonisti :wink:
Da Nikonista fui contento che Nikon riuscisse finalmente ad esprimersi nel contesto DX con un ottica ‘regina’, unica in termini di stabilizzazione. Fui ulteriormente colpito quando mi accorsi che la qualità ottica non lasciava a desiderare il fotoamatore evoluto.
Fatte queste premesse, non avevo mai espresso il desiderio di acquistare questa lente.
Ovviamente, prima o poi, l’avrei dovuta provare.
Ho sempre dato a questa lente il giudizio di ‘ottica comoda’. Lente che unisce buone prestazioni ad una notevole escursione. Personalmente ho sempre pensato ad un vetro che non fa battere il cuore.
Quando comprai l’85mm f 1.8, lo ricevetti per posta, avevo il cuore che batteva nelle orecchie, ero visibilmente emozionato, ai tempi ero giovane e per me era un oggetto di culto
Non ho mai pensato al 18/200VR Nikkor come ad un oggetto di culto …
Fatta questa tediosa introduzione, passo alle mie osservazioni.
L’ho provato in particolar modo una domenica mattina nella mia città.
Esco di casa, è iniziato l’autunno, mi do come idea di raccogliere i colori di stagione.
Nel viale di fronte a casa, inizio la ricerca di qualche punto di vista. Mi rendo subito conto che l’enorme possibilità di escursione mi permettere di realizzare tutte le inquadrature immaginate, pre-visualizzate nella mente … fantastico!
Volo da grandangolo a tele sfruttando lo schiacciamento della profondità di campo, dei piani … sfrutto lo sfocato … continuo a passeggiare … Mi imbatto in una situazione particolare, su di viottolo che costeggia un piccolo corso d’acqua hanno buttato delle molliche di pane, uno stormo di gabbianelle compie voli pindarici intorno … giù raffiche a 200mm.
Proseguo la camminata e nelle viuzze trovo scorci, case, giardini di un certo interesse, persone a passeggio … semplice e divertente ritagliarli sul campo senza compromessi. Basta ruotare la ghiera per vedere se qualche taglio mi ispira.
Arrivato in una piazza, ho a che fare con una manifestazione per bambini … trovo un castello di aria con scivoli per il divertimento … via a ritratti rubati e ritagliati su misura, tagli da reportage, ritratti ambientati e di nuovo giù a tutto tele! Ho l’occasione per ritrarre la statua del Conte di Cavour mentre un piccione gli si riposa sulla testa. Facile dare, cercando, il taglio più congeniale.
Poter passare da un 28mm equivalente ad un 300m eq. è sempre interessante, ma lo è ancor di più il ‘potere’ del taglio. Poter tagliare l’inquadratura al meglio, questo ha un certo fascino e fa scaturire un sottile entusiasmo infantile
Lo stabilizzatore fa un lavoro ‘esemplare’! Eccellente! Se si ha una buona mano ferma, il giusto modo per impugnare la fotocamera, 3 tempi sono garantiti!!! Si possono veramente guadagnare 3 EV sul tempo. Ad essere sinceri sono andato anche oltre senza micromosso, ma è più un evento che una consuetudine
Oltre alla possibilità di scattare la foto in situazioni di scarsa illuminazione, si può sempre ‘allegare’ l’aspetto creativo del mosso. Proprio lo stabilizzatore offre a tutte le focali un diverso utilizzo che esula da quello classico. Per esempio, anche alle focali più corte, si può lavorare con tempi lunghi per immortalare il mosso delle persone, ecc.
Alla luce di quanto detto fin qui emerge come, a livello intellettivo, questo zoom mi abbia acchiappato non poco. La sua praticità non ha rivali, la qualità ottica è un giusto compromesso, lo stabilizzatore su tutte le focali è una ciliegina sulla torta … credo che presto o tardi, mi attiverò per l’acquisto.
Come dicevo, non è un’ottica che fa battere il cuore, ma usandola ti rendi subito conto, con assoluta fermezza, che non può mancare nel tuo corredo! :palla:
Come prima lente per un corredo, prezzo permettendo …!
Come lente di ripiego per occasioni mondane, incerte, di reportage, ricordo, di alleggerimento, creative … !
Per concludere: un obiettivo che da solo può fare veramente molto. Unito a mani esperte può fare davvero cose egregie!
Vi lascio qualche semplice scatto di quella domenica, se avete qualche dubbio, provatelo e vedrete che… vi organizzerete per l’acquisto!
Il prezzo è sicuramente un deterrente, ma pienamente giustificato dalle prestazioni globali dell’obiettivo e dalla tecnologia dello stabilizzatore.
A day with Nikon 18-200
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